Una mascherina a 49 euro e 14 euro per una confezione di disinfettante.
Erano questi i prezzi che la Guardia di Finanza ha trovato in una parafarmacia di Pescara in zona Stadio che, con fare speculativo, aveva applicato ai presidi medico-chirurgici consigliati per limitare l'infezione da Coronavirus.
I finanzieri hanno trovato in vendita oltre 200 mascherine e numerose confezioni di gel disinfettanti a prezzi superiori di oltre il 500% del loro reale valore.
La titolare dell’esercizio commerciale non è riuscita nemmeno a dimostrare l’origine e la provenienza della merce (verosimilmente acquistata on line dalla Cina) ed è stata denunciata all’A.G. per i reati di “manovre speculative su merci” e “ricettazione” (che prevedono, nel complesso, la reclusione fino ad 8 anni e multe fino a 25.000 euro) ed i presidi medico-chirurgici sono stati sottoposti sequestro.
Questo è il risultato di un’attività investigativa avviata sin dall’inizio della situazione emergenziale ed indirizzata, in particolare, nei confronti di farmacie, parafarmacie, sanitarie, casalinghi e mercerie che, in questo periodo, vendono prevalentemente presidi medico-chirurgici ovvero gel disinfettanti a migliaia di persone preoccupate per la diffusione del contagio.
Inoltre due esercenti l’attività di sale scommesse sono stati denunciati per non aver chiuso le attività violando i divieti imposti.
Il Comando Provinciale di Pescara, in questo delicato periodo che la Nazione sta attraversando, rende noto che dedicherà prioritarie risorse e servizi dedicati al contrasto delle pratiche commerciali scorrette ed invita i cittadini a segnalare al numero di pubblica utilità “117” condotte illecite della specie , specificando che la segnalazione diretta e non attraverso i mezzi di comunicazione di massa produce effetti maggiormente positivi.